Le certificazioni linguistiche sono titoli trasversali utili sia ai fini professionali che personali.
Ma in particolar modo quelli professionali, per migliorare il proprio profilo curriculare e migliorare la propria prospettiva di crescita di carriera sia in ambito pubblico privato.
Senza dimenticare anche il loro largo utilizzo nei percorsi universitari come già descritto nel nostro articolo:
Chi ha conseguito il titolo di laurea in lingue ha assodato grazie ai vari esami durante il proprio percorso di studi, competenze linguistiche pari a un livello linguistico che va dal C1 per i titoli triennali al C2 per i titoli magistrali.
Indicativamente gli esami di lingua obbligatori nei vari percorsi di laurea (indipendentemente dall’indirizzo di studi) richiedono una conoscenza della lingua pari o superiore al livello B2.
Tuttavia nonostante vi sia questo prerequisito universitario, il superamento del corso non implica un titolo utile ai fini concorsuali. La laurea triennale o magistrale in lingue non vale come certificazione utile per il punteggio nei concorsi.
Al contrario, un titolo valido per i concorsi come la certificazione linguistica LanguageCert, può essere valida per il riconoscimento delle conoscenze e l’esonero dall’esame universitario, come detto nell’articolo precedente.
I bandi pubblici non sempre prevedono dei concorsi con prove di valutazione per ogni candidato, in questo caso si definiscono dei bandi per titolo di accesso che prevedono delle linee guida utili a definire quale titolo valga e quale no, secondo una lista di enti certificatori e di formazione riconosciuti.
Le commissioni così possono velocizzare la valutazione dei vari candidati e creare delle graduatorie in base ai titoli presentati nell’istanza dai singoli partecipanti.
Per fare un esempio: è come se un datore di lavoro cercasse un autista per la propria azienda e dovesse richiedere durante la selezione, per ogni candidato, ogni volta, un test di guida o semplicemente verificare il possesso della patente e di corsi di guida su strada per la selezione.
Come fareste la vostra scelta? Non è più semplice affidarsi ad un titolo e delegare così il compito della valutazione?
Le tabelle dei titoli dei concorsi scuola (come le graduatorie GPS) prevedono una lista di requisiti di accesso e una lista degli attestati e corsi valutabili in aggiunta al titolo di accesso, per la maturazione di un punteggio.
Questi possono essere accademici, professionali e culturali.
Uno dei titoli più comuni è la certificazione linguistica dal livello B2 al livello C2.
I titoli indicati sono validi per tutti i partecipanti ai bandi, non vi sono discriminanti, allo stesso modo in cui un diplomato o laureato in ambito informatico può presentare delle certificazioni informatiche, un laureato in lingue può presentare come titolo valutabile la sua certificazione (esterna al percorso di laurea) del livello linguistico.
Allo stesso modo, anche se può sembrare un paradosso, i docenti in lingue possono perfezionare il loro punteggio e la loro formazione con il percorso CLIL (Content and Language Integrated Learning) che implica una metodologia didattica rivolta a tutti i docenti per implementare durante il loro percorso, delle lezioni in lingua straniera.
La lista dei titoli valutabili per le Graduatorie Provinciali delle Supplenze indica la certificazione linguistica come titolo valido per la maturazione del punteggio per ogni classe di concorso, non sono previste esclusioni per i docenti delle classi A-24 e A-25.
Tutti i laureati in lingue hanno superato prove di lingua, ma allo stesso modo in cui, alcuni hanno ottenuto una votazione finale di 103 ed altri 110, ottenendo un punteggio di inserimento differente nelle GPS, alcuni candidati possono aver ottenuto un ulteriore titolo esterno all’Ateneo (riconosciuto dal MIUR), che conferma il livello linguistico di comprensione, ascolto e produzione orale e scritta
Non tutte le certificazioni e attestati conseguiti sono validi, ne è una prova il mancato riconoscimento del livello a seguito del titolo di laurea.
Una certificazione linguistica per essere valida nei concorsi pubblici, deve essere rilasciata da ente accreditato dal MIUR e rientrare in un livello minimo definito dallo specifico bando, che può partire dal B1, ma molto più comunemente in forma preferenziale dal livello B2.
Con la certificazione LanguageCert è possibile conseguire completamente online in soli 3 giorni lavorativi una certificazione linguistica riconosciuta dal MIUR valida per i concorsi scuola, graduatorie docenti ed anche concorsi pubblici come INPS e bandi di accesso a facoltà a numero chiuso.
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